domenica 19 febbraio 2012

Great Barbie

Un doveroso saluto tra queste pagine anche all'ever green 
Barbie! 
Eh, sì! perchè al di là della biondeggiante chioma e del plastico fisico, Barbie ha saputo essere una donnina dinamica, intraprendente ed emancipata, simpatica,
curiosa ed avvincente tra le pagine del Barbie Magazine 
che la vedono protagonista dal 2007 al 2009.


E' stata davvero un'avventura emozionante disegnarla investigatrice a spasso nel tempo, in compagnia del suo indivisibile Ken e spalleggiata dalla sua amica e collega Becky!
Astronauta, damina dell'Ottocento, paleontologa, giornalista, principessa, moschettiera, pirata, sempre entusiasta, allegra e curiosa, attraente e affascinante ha proposto un modello nuovo di sè, tra le giovani lettrici che l'hanno vista ricreata da un progetto di
Elisabetta Gnone con il sostegno di tutta la Redazione, prima fra tutti Miriam Badalotti (oggi direttrice del Magazine).









Firmandomi con lo pseudonimo di Lisa Profumi
ho voluto rendere omaggio a due persone molto importanti nella mia vita: Lisa, mia sorella e Armando Profumi, il mio primo insegnante di disegno e, tutt'oggi, uno dei miei più importanti affetti.
Questa che vedete è una Barbie che ho disegnato con passione;
sulla carta diventava una frizzante bambina e la bambina una donna dinamica ed emancipata, pronta ad affrontare una nuova missione, fornita dei suoi inseparabili accessori.




Sempre ed impeccabilmente all'altezza di ogni missione, è stata una stella cometa che ci ha travolti tutti nella sua scia, lasciando un segno di cui non dimenticherò. 



Tutte le immagini sopra riportate sono copyright: Mattel









6 commenti:

  1. Risposte
    1. Bello è questo tuo commento, grazie, sai! E' sempre la passione per le cose belle a muoverci, non fermiamoci mai e coltiviamo LE ROSE ;)

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  2. BELLISSIME!Peccato che non abbiano più utilizzato questo stile per le avventure di Barbie!!!! :(

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    1. Vero, peccato: l'attuale panorama culturale tende a dar spazio alle cosiddette esigenze di mercato, dimenticando la realizzazione della fantasia nella linea e nell'immagine. C'è da chiedersi se il mercato ne giovi davvero.
      Noi non smettiamo di coltivare il bello che ci salva sempre!

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