Nel camminare in questo articolato dedalo di vie, vicoli e calli della comunicazione a fumetti, non ho sempre rigato diritta. Forse perchè non vedo mai la strada spianata o forse perchè la decisione di seguirla non è sempre stata ferma. Ho camminato fino ad ora con il piede incerto, nonostante l'andare avanti. La mano, quella no, non ha mai tremato,
In Disney Italia, la matita è stata il mio esclusivo strumento di lavoro (eccezzion fatta per Trilli, la quale ha amato affidarmi anche l'inchiostrazione dei suoi personaggi).
In Mattel, seguendo gli stessi stilemi delle W.I.T.C.H., la matita ha continuato ad essere l'unica estensione della mia mano, anche quando bisognava dare al segno una valenza "pennellosa". La linea è sempre rimasta chiara per dare voce al colore e la stampa non necessitava degli inchiostri.
Ma nel 2012, che dicono essere l'anno del drago,
è iniziato qualcosa di nuovo! E' arrivato
IL GIORNALINO!
La scommessa iniziale di gestire intere storie, dalla progettazione della tavola, al lettering, alla regia del colore, è diventata un rapporto attraverso cui comunicare con maggiore personalità.
I vincoli unici sono quelli di un certo rispetto della tradizione redazionale e dei contenuti, oltre alla puntualità e alla qualità dei disegni da cui parto per far sempre crescita personale nell'espressione grafica.
E' certamente una sfida mettersi in discussione e cercare di migliorarsi, nonostante i tempi di consegna.
E' sempre affascinante l'inizio di una nuova avventura, la quale a mio avviso deve far parte di un obiettivo più ampio, affinchè tutto abbia un senso. Per me il senso è ricreare sè stessi.
Il rapporto che va dal pensiero al foglio bianco è ancora quello tra essere umano e materia, ma quando il segno assume autonomamente un significato, ancora prima di definirsi in immagine, il confine è valicato e la materia diventa un ponte tre me, che traccio una linea,
Oggi, i segni, sono completamente nuovi e l'incertezza dei passi
ha lasciato il posto alla certezza di essere.
ha lasciato il posto alla certezza di essere.
Nel cammino ho avuto la fortuna e il privilegio di incontrare tre donne,
una rossa, una bionda e una mora, belle e intelligenti:
Barbara Bargiggia, che sa dare presenza e preziosi insegnamenti, anche solo attraverso le mail;
Patrizia Zangrilli, che riesce a far brillare i semitoni mentre nuota nel suo amato mare vicino Spigno,
a loro devo le tinte più belle di questo nuovo inizio.
In fine ma non certo per ultimo, devo un accalorato grazie al bravissimo disegnatore Massimo Bertolotti che, in tempi non sospetti, alla Stazione Centrale di Milano, fra un treno perso al binario e un pacchetto di fogli abbozzati, mi incoraggiò ad avviare l'avventura fantasy di tre tavole e mezzo, preludio di un realistico nell'arte, grazie al quale posso dire che il 2012 inizia, con certezza di matita, all'insegna di un...
drago!